Chiappucci, non capisco il ritardo

"L'ultima volta che lo vidi pareva felice, la sua morte mi sorprese"

Pantani: Chiappucci, non capisco ritardo''Non capisco perché ci sia stato tutto questo ritardo. Mi auguro che serva a qualcosa, ma è giusto che si vada a fondo una volta per tutte sulla tragica fine di Marco''. Questo il commento di Claudio Chiappucci alla notizia della riapertura dell'inchiesta sulla morte di Marco Pantani con l'ipotesi di omicidio.

''Marco era un introverso, ma era fiero di quello che aveva fatto - ricorda parlando con l'Ansa Chiappucci, che fu mentore e compagno di squadra del Pirata alla Carrera -, so anche che aveva fatto delle terapie e che aveva persone che gli stavano vicine, per cui la notizia della sua morte, di un suicidio, mi ha sorpreso''.

''Lo dico - prosegue - anche perché l'ultima volta che lo vidi, per caso, in un ristorante, circa un mese prima della sua morte, l'avevo visto sorridente. Abbiamo parlato e mi sembrava quasi felice. Mi stupii un poco, dato che conoscevo il suo carattere, era diverso dal solito. Però ero anche contento perché sembrava che avesse superato i problemi che aveva avuto, peraltro in parte comuni a chi cambia si trova a doversi reinventare la vita dopo aver vissuto fama e successi''.

La notizia della morte di Pantani fu quindi un colpo per l'ex compagno: ''Non me l'aspettavo di certo, tanto più dopo quell'incontro - spiega Chiappucci -. Era strano, non riuscivo a capire. Ho avuto dei dubbi? In parte sì. Mi chiedo però perché si vada ad approfondire solo ora, ma l'importante è che si faccia chiarezza''.

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  • pubblicato02.08.2014
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